Allattamento

In questa pagina riporto una serie di notizie base, per poter affrontare nel modo più opportuno e tranquillo, il momento dell’allattamento e il successivo divezzamento. Dobbiamo cercare di favorire l’allattamento al seno esclusivo fino al 6° mese di vita del neonato e non anticipare il divezzamento (il passaggio ad altri cibi che non siano il latte materno). In questi tempi di facile sviluppo di allergie grazie all’inquinamento chimico complessivo dell’ambiente, il ruolo dell’allattamento è insostituibile. Per le mamme che non riescono ad allattare: avete fatto di tutto? Non è il caso di disperarsi: passiamo alla certamente più complessa, ma fortunatamente esistente, scienza dell’alimentazione per neonati, affidandoci a pediatri competenti.

L'assunzione di olio di pesce in gravidanza e in allattamento garantisce il fabbisogno del neonato

Il latte materno

  • è l’alimento ideale per il neonato
  • non dà mai allergia
  • favorisce la riduzione del rischio di allergia anche in età adulta


Per favorire l’allattamento materno è opportuno:

attaccare il neonato al seno appena possibile, già alla nascita, anche prima della fuoriuscita della placenta.

  • Non si devono dare pasti sostitutivi al neonato, per non averlo pigro al momento di succhiare il capezzolo. Ciò è da ridurre il più possibile dopo un cesareo e nell'imediato periodo post-parto, quando si è ancora in ospedale
  • Dare il seno a volontà del neonato soprattutto nei primi 20-30 giorni di vita, successivamente si stabilizzerà su 6-7 poppate al giorno della durata di circa mezz’ora, con pause di circa 2 ore, utilizzando comunque il seno come tranquillante o sonnifero.
  • Considerare il mastosuttore elettrico, molto meno traumatico del manuale, efficacissimo nel risolvere le difficoltà del capezzolo non estroflesso. Può risolvere tutti i problemi connessi con la scarsa energia del neonato nel succhiare dei primi giorni di vita. Si recupera il latte che potrà essere somministrato tramite biberon. Possibile anche la raccolta in anticipo del latte, per conservarlo in frigorifero e utilizzarlo nel caso la madre debba rimanere per del tempo fuori di casa.
  • La galega e la verbena sotto forma di tinture madri e le tisane di anice stellato e di finocchio, possono essere validi aiuti della medicina naturale, per favorire una più efficace montata lattea.
  • È necessaria una forte assunzione di liquidi. Non meno di 3 litri di acqua al giorno
  • Quando si è ansiose per l’allattamento, richiedere il necessario aiuto e rassicurazioni ai tecnici: ostetriche dei reparti nascita, pediatra e ginecologo. È normale avere maggiore necessità di consulenze nelle prime 2-4 settimane di vita del bimbo.


Il divezzamento è consigliato

  • dal sesto mese di vita compiuto
  • per la carenza nel latte materno in proteine, ferro e zinco, a partire dal 6° mese di vita
  • per il potenziale allergizzante degli alimenti
  • introducendo il glutine non prima del settimo mese
  • alimenti ad elevato contenuto di nitrati solo in tempi dilazionati.

Come procedere

  • La prima regola è introdurre un alimento ogni 3-4 giorni, anche ogni settimana, se alimenti possibilmente allergizzanti
  • Il primo alimento da introdurre è la frutta grattugiata come la pera, la mela.
  • Poi introdurre il brodo vegetale. Inizierei dalla patata, dalla carota e dalla zucchina, aggiungendo gradatamente le verdure di stagione (considerando il finocchio, la zucca).
  • Gradatamente cereali senza glutine, fino al compimento del sesto mese
  • Può essere introdotto il parmigiano come condimento delle pappe, non esagerando per l’eccessivo contenuto di sale
  • Come carne utilizzare il pollo, il tacchino, il coniglio, e solo raramente il vitello.
  • Come proteina animale introdurre il pesce; meglio dal 7°-8° mese; preferiti la platessa, la sogliola, il salmone, la trota
  • Solo a partire dal settimo mese, il bambino può passare a semolini e pastine contenenti glutine
  • Lo yogurt può essere assunto dal 7° mese per la sua azione favorevole sulla flora intestinale
  • Legumi passati possono essere assunti dal 7°-8° mese, ricordandosi di mantenere la proporzione di 1/5 rispetto al peso totale del pasto
  • Il tuorlo d’uovo può essere assunto dal nono mese
  • Dal nono mese si possono introdurre gli agrumi
  • L’albume dell’uovo e il latte con cereali integrali vanno assunti al compimento del primo anno
  • Garantire un apporto elevato di latticini, latte e yogurt, in relazione alla vera prevenzione dell’osteoporosi, che incomincia nel divezzamento per continuare almeno fino alla maturità sessuale e fisica, intorno al 18° - 21° anno di vita


Divezzamento e allergie

  1. la principale strategia di prevenzione delle allergie prevede di evitare determinati cibi nelle prime settimane di vita
  2. possono dare allergie in ordine di frequenza le uova, il latte vaccino, la frutta secca, il frumento, il pesce.
  3. gli scandinavi risultano allergici al pesce, gli statunitensi alle arachidi, i giapponesi alla soia, in relazione alle abitudini alimentari
  4. possibile l’allergia a famiglie botaniche. Per esempio: aglio e cipolla
  5. possibile allergia crociata tra diverse piante e frutta: pesca, albicocca, prugna, ciliegia; mela e pesca; banana, avocado e castagna
  6. quali sono le allergie alimentari persistenti? Principalmente: il latte a 3 anni, uovo a 7 anni, pesce, soia, arachidi e crostacei anche indefinitivamente
  7. non usare sale, zucchero e miele prima del compimento del 1° anno
  8. dopo 1-2 anni di astensione dai cibi si è avuta tolleranza:
  • grano 76%
  • pomodoro 50%
  • latte 50%
  • nocciola 23%
  • albume 12%
  • patata 0%
  • aglio 0%
  • riso 0%


L’allattamento al seno con esclusione di cibi solidi, nei primi 4-6 mesi di vita ha un effetto protettivo per la comparsa di allergia alimentare anche dopo il termine dell’allattamento materno, non solo a 1-3 anni ma anche sui sintomi respiratori a 17 anni.
L’introduzione di cibi solidi nei primi 4 mesi di vita è stata associata con un rischio più alto di dermatite atopica, eczemi, all’età di 10 anni.
Meglio non eccedere con l’assunzione di uova nell’alimentazione materna dalla 22a settimana di gravidanza


Allattamento durante e dopo il divezzamento

  • la carne aggiunge zinco, ferro, e proteine di valore elevato
  • dopo il sesto mese il latte continua a fornire adeguate dosi di vitamina B6, B12, vitamina C e acido folico
  • il latte continua a fornire gli acidi grassi poli-insaturi
  • lo yogurt favorisce l’assorbimento di ferro


© Maurizio Orlandella 2014