Menopausa precoce

La menopausa precoce occorre quando si esauriscono i follicoli ovarici prima dei 40 anni. La conseguenza è la sterilità, la carenza di estrogeni e progesterone, la mancanza del flusso mestruale in età giovanile. Vi sono due problemi: non aver avuto il tempo per il proprio progetto riproduttivo e ritrovarsi improvvisamente senza i propri ormoni in anticipo rispetto alle proprie coetanee. Per le donne molto giovani in menopausa precoce, che leggono queste righe, a parte la gestione clinica del problema, è fondamentale che tengano in considerazione l'aspetto esistenziale. Saper ridefinire le traiettorie della propria vita, lavorare sull'autostima e sulla propria crescita interiore è l'arma disponibile, la gestione clinica, per quanto lunga ne è un dettaglio e una conseguenza.
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Il problema della sterilità e la diagnosi precoce dello stato ormonale

Il problema più importante correlato alla menopausa precoce è la sterilità, con l'impossibilità di un progetto riproduttivo, anche in considerazione del divieto di ovodonazione che vige in Italia.

L'unica possibilità è la diagnosi precoce del quadro menopausale in modo da poter ancora effettuare un pick up ovocitario e conservare le uova per una futura fertilizzazione in vitro.

All'estero è possibile usufruire dell'ovodonazione, della coppia solo il maschio donerà il proprio patrimonio genetico, ma la maternità può essere ancora possibile.

Molte donne stanno decidendo consapevolmente di non avere figli nella propria vita o di acquisire i figli del proprio compagno. Le relazioni d'amore sono la terapia
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Dal punto di vista estetico la menopausa precoce è correlata ad un invecchiamento velocizzato. Gli estrogeni sono infatti fondamentali per la produzione di collagene, fondamentale tessuto di sostegno, indispensabile per determinare il contenuto di acqua di tessuti. Purtroppo il collagene è la matrice in cui sono immerse le strutture dei diversi organi. La ripercussione spesso precoce sulle articolazioni è la più rapidamente percepita anche se la rapida comparsa di rughe è scarsamente accettata.

Dal punto di vista clinico, la menopausa precoce provoca l'aumento del rischio cardiovascolare,  osteoporotico e artrosico correlato ad un invecchiamento più veloce.
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Menopausa precoce e rischio cardiovascolare

In uno studio americano iniziato nel 2000 e pubblicato nel 2010, effettuato su 2.500 donne, il 28% delle donne riferivano una menopausa precoce. Come eventi cardiovascolari sono stati considerati l'attacco cardiaco, arresto cardiaco non fatale, angina (dolore toracico da ostruzione coronarica), angina seguente angioplastica o chirurgia con bypass, l'ictus, e altri eventi correlati. Se fino ad adesso erano disponibili solo studi su popolazione bianca ed europea, i nuovi dati sul rischio cardiovascolare aumentato riguardano anche altre etnie. Nessuna donna ebbe eventi cardiovascolari prima dei 55 anni, dopodiché le donne con menopausa precoce furono molto più predisposte a malattie cardiovascolari rispetto alle donne con menopausa dopo i 45 anni.

Sembra che le donne che arrivano presto alla menopausa abbiano il doppio del rischio di avere un attacco cardiaco, ictus o altra malattia cardiovascolare. La definizione americana di menopausa precoce, su cui si basa questo studio, si riferisce a donne di età inferiore ai 46 anni, sia per evento spontaneo che collegato ad interventi chirurgici che abbiano rimosso le ovaie. 

La prima conseguenza di ciò è l'attenzione che donna e ginecologo devono porre alla modifica dei fattori di rischio di cui si dovrà riparlare successivamente in visita: abuso del fumo, alto rapporto tra colesterolo e HDL, la pressione alta, la mancanza di attività fisica programmata e una dieta sana.

L'età di insorgenza della menopausa precoce rimane un marker del rischio di sviluppare in futuro patologia cardiovascolare.

Le donne dello studio erano parte dello studio MESA (Multi-ethnic Study of Atherosclerosis) con contributi dei ricercatori del Johns Hopkins Medicine, Baltimore; del Wake Forest University, Winston-Salem, N.C.; e della University of Minnesota, Minneapolis

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Dallo studio italiano "Progetto Menopausa Italia", che ha valutato circa 120.000 donne, sappiamo che l'età media della menopausa spontanea in Italia è di 51 anni, con un anticipo, nelle fumatrici, di 18-24 mesi. Dallo stesso studio sappiamo che l'incidenza della menopausa precoce è dell'1%, mentre il 10% delle donne ha una menopausa spontanea tra i 40 e i 45 anni. Al momento il 15% delle donne italiane viene operato di isterectomia con una età media di 42 anni, condizione denominata menopausa chirurgica. Circa il 25% delle donne ha una menopausa prima dei 45 anni. La menopausa anticipata provoca problemi clinici ed esistenziali.

La donna, anche quando va in menopausa a 49 anni, pensa già di essere in anticipo rispetto alla popolazione normale, anche per gli aneddoti riportati di nonne con mestruazioni fino ai 55-60 anni. Il maschio immagina di invecchiare gradatamente senza improvvise debacle e la donna è ben lontana da considerare la menopausa precoce. Indice di questa "distanza" dal problema è che la donna viene sempre più sorpresa dai problemi di fertilità connessi all'età che avanza. In realtà la donna si confronta, quando decide di avere un figlio, con più argomenti: la capacità biologica di procreare che ha un picco intorno ai 20 anni, la maturità psicologica ed esistenziale che si allontana sempre di più, insieme all'autonomia economica dalla famiglia di provenienza. Il 34% delle donne, nel 2010, ha il primo figlio dopo i 35 anni, quando l'età è la prima causa di sterilità.

© Maurizio Orlandella 2014