Nausea e vomito in gravidanza

DA RIVEDERE

La nausea può presentarsi da sola e per periodi limitati, provocare rigurgiti o comari di vomito, fino al vomito. Se l’evento è occasionale, poco male. Se gli episodi si ripetono bisogna evitare che la conseguenza sia il bruciore retrosternale, possibile sintomo di lesioni esofagee. Meglio prevenire il vomito che dover curare le conseguenze.

L’atteggiamento stoico di evitare una terapia efficace si associa frequentemente a modalità erronee nel cibarsi.

La conseguenza dei rigurgiti e del vomito può determinare, in seguito al passaggio del contenuto gastrico (acido) almeno alla parte più bassa dell'esofago, un bruciore retro sternale, non drammatico se passa da solo o con qualche antiacido. 

Ancora tutto bene se il peso non diminuisce. Il vomito, infatti, può letteralmente impedire di mangiare o di assimilare. Al momento, il quadro peggiore che abbia visto ha determinato la diminuzione di 10 Kg di peso in una donna dal peso iniziale di Kg 55. Ma se considerassimo solo il peso, come fanno la maggior parte delle donne e dei familiari, il problema maggiore sarebbe solo il disagio. L'embrione di per sé assume lo stesso i nutrienti necessari. Il vero problema è la perdita di potassio con il vomito. Altra causa di ipopotassiemia è l'assunzione di grandi quantità di liquirizia, come avviene quando si mangiano le rondelle, che sono concentrati di succo.

Il potassio è importante nella trasmissione neuromuscolare, in particolare é responsabile del potenziale di membrana a riposo e della ripolarizzazione, mentre regola anche la sintesi delle proteine e del glicogeno. Ma il potassio è indispensabile per il normale funzionamento del cuore. La sua carenza grave determina la morte improvvisa per fibrillazione ventricolare.

Disagio, fastidi all'esofago e alle fauci per la percezione acida, il bruciore retrosternale, la grave ipopotassiemia e il rischio cardiaco, richiedono attenta vigilanza, un contatto relativamente frequente tra medico e paziente, al fine di modificare la resistenza della donna alle terapie.

Molti medici prescrivono complessi vitaminici con la presenza, ritenuta essenziale di vitamina B6. Non l'ho mai prescritta e la ritengo scarsamente efficace.

Escludo che tale disturbo vada gestito dalla donna da sola, viste le possibili complicanze, ma vorrei comunicare almeno qualche nota sulla terapia. Grosso modo utilizzo due livelli di terapia.

Terapie per nausea e vomito gravidico

La prima scelta va all'uso di un antiistaminico antico, di cui è risaputa l'efficacia e l'innocuità. Negli anni, infatti, è stato assunto da molte donne con allergie e sintomi vari (rinite, prurito, ecc.) inconsapevolmente gravide, stato di cui si sono accorte successivamente. Per tale antiistaminico non sono state evidenziate malformazioni collegate al suo utilizzo, proprio a partire dai primi stati di gravidanza. Vari centri del farmaco in gravidanza e pubblicazioni riportano tali dati ed è letteralmente incomprensibile la prescrizione di tale presidio anche negli ospedali.

La seconda scelta ricade su un approccio fitoterapico, con un presidio tipicamente utilizzato e consigliato nelle erboristerie, utile al tono e allo svuotamento gastrico, ma associo una seconda erba, che ha un effetto sull'aumento della produzione della componente acquosa della bile.

Il tono gastrico è indispensabile quando la gravidanza determina il rilassamento della muscolatura liscia gastrica, con una significativa sensazione di stomaco vuoto; una sensazione disorientante. Un adeguato tono gastrico riduce la nausea.

L'aumento della produzione di bile è indispensabile per accorciare i tempi della digestione, che in gravidanza normalmente si allungano. Lo svuotamento gastrico rallenta se la bile non interviene a basificare il duodeno, aumentando così l'acidità e la sintomatologia gastrica.

Conclusioni

La nausea è un disturbo particolarmente fastidioso, anche se il vissuto può cambiare molto a seconda dell'evento a cui è legato. In una donna, che cercava una gravidanza senza trovarla, avere la nausea dopo qualche giorno di ritardo mestruale può essere addirittura un sintomo sorprendentemente piacevole, almeno fino alla esecuzione del primo test urinario positivo.

© Maurizio Orlandella 2014